CENNI STORICI

A decorrere dagli anni 90 l’istituzione dei Diplomi Universitari ha modificato drasticamente i requisiti d’accesso alle professioni afferenti all’area sanitaria, spostando l’asse della loro formazione dal contesto della formazione professionale a quello universitario.

La riforma universitaria introdotta dalla Legge 19 novembre 1990, n° 341 “Riforma degli ordinamenti didattici”, prevedeva fra i propri elementi innovativi l’istituzione di corsi di Diploma Universitario (DU) di durata triennale. Successivamente l’Università, in applicazione ai disposti del Decreto Ministeriale 3 novembre 1999, n° 509 “Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei”, più comunemente conosciuta come la riforma del “3+2”, ha provveduto alla revisione dei cicli universitari. Tali percorsi che fino ad allora erano costituiti in un unico ciclo terminante con il conseguimento del diploma di laurea attraverso la riforma, si modificano in due cicli:

  • il Diploma di Laurea (L) della durata di 3 anni
  • il Diploma di Laurea Specialistica (LS) della durata di 2 anni.

Altri titoli Universitari sono rappresentati da: Master (di primo e secondo livello), Diploma di Specializzazione (DS) ed il Dottorato di Ricerca (DR).
Attraverso i Decreti 2 aprile 2001, applicativi del Decreto Ministeriale n° 509/99, vengono definite quattro classi di laurea corrispondenti a quattro obiettivi principali: l’assistenza diretta, la riabilitazione, la diagnosi e la prevenzione.

Il profilo professionale del Tecnico della Prevenzione afferisce alla classe 4 “area della prevenzione”, sia per la classe delle lauree in professioni della prevenzione sia per la classe delle lauree specialistiche (o magistrale) nelle scienze delle professioni sanitarie della prevenzione.

Ad oggi ulteriori modifiche al Decreto Ministeriale n° 509/99 sono state apportate dal Decreto Ministeriale n° 270/2004 che prevede oltre alla nuova definizione dei titoli accademici la revisione degli Ordinamenti Didattici di ogni classe di laurea e laurea specialistica. A completamento di tale Riforma Universitaria sono stati emanati i relativi Decreti Attuativi:

I disposti di entrambi i Decreti saranno attuativi a partire dall’anno accademico 2011-2012.

FORMAZIONE UNIVERSITARIA

Il Corso di Laurea in Tecniche nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ha l’obiettivo specifico di “assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche conoscenze professionali”.

E’ il titolo che abilita all’esercizio professionale e la durata definita è di 3 anni accademici (180 CFU).

Il Corso di Laurea Magistrale (Specialistica) Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione invece ha come obiettivo quello di “fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici”.  La durata definita è di 2 anni accademici (120 CFU).

Il Master è il titolo rilasciato dalle Università italiane al termine di “corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente in ambiti specifici” ed ha come finalità quella di “fornire allo studente conoscenze ed abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari attività a carattere gestionale (Master Manageriali) sia di carattere professionale (Master Professionali)”. Al Master di 1° livello si accede con il possesso della laurea mentre al Master di 2° livello si accede con il possesso della Laurea Specialistica-Magistrale.  Con entrambi i Master si conseguono 60 CFU.

Il Dottorato di Ricerca è finalizzato a “fornire le competenze necessarie per esercitare, presso università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione”.

Inoltre è facoltà delle Università la possibilità di attivare “Corsi di Perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente” successivi al conseguimento della Laurea o della Laurea Specialistica, alla conclusione dei quali vengono conseguiti i Master di primo o di secondo livello.